È un po’ che non ti scrivo,
che non t’amo fisicamente
che non tengo le tue mani
braccia
od odo il battito del tuo cuore.
Ma ti penso,
penso,
sei qui, nella mia mente
nel mio futuro.
© Antonio Leone
È un po’ che non ti scrivo,
che non t’amo fisicamente
che non tengo le tue mani
braccia
od odo il battito del tuo cuore.
Ma ti penso,
penso,
sei qui, nella mia mente
nel mio futuro.
© Antonio Leone
Non ti conosco Giulia,
non so chi sei
quali sono i tuoi sogni, origini
eppure di te sento, son giorni
vive le grida
dell’orrore vissuto che hai.
Ferita, il sangue tuo per terra
la tua faccia ridente,
s’è spenta.
Dolore tu sei ora,
viva nell’inutile indignazione,
morta nel futuro.
Non l’ultima vittima
di un uomo
perduto.
© Antonio Leone
Mi hai morso
e i segni del tuo assalto
sono qui
sotto e sopra la mia pelle
che brucia
ma non è calore.
È fatica, fatica
amore.
© Antonio Leone
Cammino
nel tiempido notturno della sera
e stelle trovo sul passo
che bisbigliano all’orizzonte
leggeri sussurri
che echeggiano il tuo nome.
Le accolgo.
Portano il caldo autunno
che tempera il mio spirito
e dominano l’attesa_
ti cerco
e il tuo corpo, non l’anima
non trovo.
© Antonio Leone
Scrivere è faticoso,
perché faticoso è dire di te
contenere
la tua complessità
includere l’anima nel tempo
nello spazio
circoscrivere
la tua bellezza in un cortile di idee
et dorme
et visioni uom comprensibile
e amarti, dicendolo con parole
quando non posso dimostrartelo.
È.
© Antonio Leone
Nessuna poesia è te.
© Antonio Leone
Per il giorno ti cerco
le ore di luce invado
con gli occhi per prenderti
con le mani, accoglierti
con il respiro, annusarti
con la bocca, baciarti
il sudore per tenerti
la gioia
per prendermi
cura
di te.
Per la notte,
le ore di buio dominato di stelle
no,
ti aspetto.
© Antonio Leone
Conti quanto il destino
ché
tu mi attraversi e muti nonostante.
© Antonio Leone